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25 gennaio 2015

ENPAF: "Andare oltre"

Si è tenuto nei giorni scorsi su convocazione dell'ENPAF il tavolo monotematico, avente all’ordine del giorno la fattibilità economica sul prolungamento da 5 a 7 anni della possibilità, per i giovani disoccupati, di rimanere iscritti all’ordine professionale, senza pagare la quota di iscrizione all’ente previdenziale.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane, presenti in forma congiunta, sono intervenuti ai lavori ribadendo il documento già presentato nella precedente riunione, ribadendo la necessità di riformare in profondità l'Ente previdenziale.
In particolare, Vincenzo Devito a nome delle due organizzazioni, a fronte delle proiezioni economiche presentate per l’attuazione di tale proposta, ha rilevato la necessità di “andare oltre” essendo capaci di attuare cambiamenti urgenti che tengano conto, tra l’altro,  della precarietà, sia nei rapporti di lavoro, che nella tipologia dei rapporti di lavoro. Lavoratori con contratti con una durata inferiore a sei mesi/anno, infatti, non riusciranno mai ad avere diritto alla pensione (20 anni di attività e 30 anni di versamento) e non potranno vedersi restituiti i contributi versati dopo il 2003.

E’ un dovere morale, è stato sottolineato, farsi carico di questi aspetti ed essere capaci progettare una riforma impostata su principi di equità.


Un nuovo modello previdenziale, presentato ufficialmente nell’ottobre scorso nell’incontro presso la Federazione degli Ordini e scaturito dalle istanze emerse nell’ultimo congresso dei Farmacisti Non Titolari organizzato dal MNLF.

Tra le proposte, legare la quota contributiva all’ENPAF al reddito, con la contribuzione costituita da due componenti, una  quota fissa e una quota percentuale sul reddito (per i farmacisti titolari di farmacia, ovviamente, va considerato  anche il fatturato extra S.S.N.) Dalla quota totale ( completamente deducibile) andrebbe prelevata una piccola percentuale che diventa quota di solidarietà da utilizzare in favore degli iscritti in difficoltà economica, nella maternità nell'assistenza e in tutti i casi in cui sia necessario. Una riforma della contribuzione di questo tipo potrebbe portare anche ad una progressiva e graduale diminuzione del prelievo dello 0,90 sul S.S.N. (inizialmente una tassa dell'1% che si pagava allo Stato, trasformata con un decretone ed alleggerita dello 0,10, in contribuzione previdenziale a favore dei farmacisti) sino a sua completa eliminazione.
A fronte della constatazione del presidente dell’ENPAF dr. Emilo Croce, che tali cambiamenti hanno necessità di modifiche legislative, altrimenti sono parole in libertà, con leale schiettezza è stato ricordato che i vertici delle istituzioni non devono e non possono trincerarsi dietro tali motivazioni, visto anche che interventi politici, tesi a garantire aspetti (di parte!) della categoria, non mancano e non sono mai mancati nella nostra professione. Con determinazione è stato ricordato, inoltre, che ci sono cambiamenti che possono essere operativi subito, come forme di riequilibrio della contribuzione alle casse previdenziali, previste dalla legislazione vigente e già in atto in alcune categorie. E’ stato chiesto all'E.N.P.A.F. di superare la contrarietà espressa sul pericolo reale di un ritardo dell'Agenzia delle entrate a compensare l'eventuale credito e di adoperarsi per renderle operative. Interventi fattibili e decisamente utili per tutti coloro che hanno avviato l'attività da poco tempo o hanno subito, nell'anno, diminuzioni del loro giro d'affari, vantando, nel contempo, un credito I.V.A.


 L’incontro, conclusosi con la piena disponibilità ad affiancare l’ente per azioni che vadano nella direzione del reale cambiamento, non hanno impedito di esprimere perplessità  sul fatto che l’ente previdenziale ha scelto di convocare FEDERFARMA in tavoli separati, un metodo definito poco trasparente e non rispettoso di tutte le componenti.


Sono necessari approfondimenti che coinvolgano gli iscritti, per questo l’argomento ENPAF verrà inserito tra le tematiche oggetto della tavola rotonda che il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ( M.N.L.F.)  e la Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane (C.U.L.P.I.)  stanno organizzando   all’interno della manifestazione Farmacista Più,  a Milano  per il 10 maggio p.v.
 

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